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Viva le api

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Viva le api
20 MAGGIO 2025

Istituita dall’Onu per sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo fondamentale svolto dagli impollinatori, sulle minacce a cui questi animali vanno incontro e sul loro contributo allo sviluppo sostenibile, la giornata mondiale delle api offre l’occasione per celebrare questo insetto e la sua enorme utilità. Le api e gli altri impollinatori fungono da indicatori della salute ambientale, fornendo informazioni sugli ecosistemi e sul clima. La loro presenza è una sorta di cartina tornasole della salubrità di un luogo; la loro assenza, infatti, è spesso indizio di un ecosistema in sofferenza.

L’esistenza delle api, così importanti per la vita dell’uomo, è messa in serio pericolo dall’uomo stesso e dai suoi interventi in natura. La distruzione, il degrado e la frammentazione degli habitat; l’inquinamento da agenti fisici e chimici; i cambiamenti climatici e la diffusione di specie aliene invasive stanno causando una crescente moria di api e di insetti impollinatori.

In particolare, l’uso spesso massiccio di pesticidi nelle aree rurali, per proteggere le colture, e in ambienti urbani, per il controllo degli organismi considerati molesti, ha un effetto dannoso sugli insetti impollinatori, tra cui le api. Meno api significa meno processi di impollinazione con conseguente diminuzione delle colture, riduzione della biodiversità e crisi di interi ecosistemi.

Cosa possiamo fare per aiutare le api?

Ciascuno di noi nel proprio ambiente domestico può fare qualcosa per tutelare e aiutare le api. Un’azione semplice che, però, porta grande beneficio a queste sentinelle dell’ambiente è di non tosare i prati, ma lasciare che l’erba cresca favorendo così la presenza degli insetti impollinatori. Per di più, i prati non sfalciati possono contribuire a proteggere il suolo dall’erosione e a migliorarne la salute, oltre a ospitare una maggiore varietà di piante e animali, cooperando a creare un ecosistema più ricco e resiliente.

I fiori selvatici, che crescono in un prato non sfalciato, attirano api, farfalle e altri insetti impollinatori, essenziali per la salute delle piante e dell’ambiente in generale.

L’importanza delle api si impara a scuola con l’orto didattico

I prati non sfalciati possono essere un’ottima risorsa per l’educazione ambientale. Gli orti didattici con prati non sfalciati possono fornire un’esperienza di apprendimento significativa, avvicinando i giovani alla natura e ai suoi benefici. E proprio l’orto didattico è uno dei laboratori del programma di SESA Academy più richiesti dalle scuole.

Da quest’anno scolastico, una parte dell’orto didattico della primaria di Pozzonovo (uno dei primi ad essere stati realizzati nell’ambito del progetto di educazione ambientale di S.E.S.A. Spa), promosso anche con la collaborazione del Comune, è stata riservata alle piante spontanee, tanto apprezzate dagli insetti impollinatori.

Oltre alle colture orticole appositamente scelte e coltivate da anni nell’orto didattico della scuola, l’attenzione degli alunni è stata rivolta sull’importanza delle specie vegetali spontanee che in alcuni casi sono rappresentate da piante, che possono addirittura essere utilizzate nella preparazione di piatti tipici locali: tarassaco, portulaca, ortica. Come detto, a tale scopo una parte dell’orto tradizionale a terra della scuola di Pozzonovo è stato trasformato in un giardino spontaneo. Qui, oltre a far crescere le piante spontanee tipiche della nostra area geografica, è stata creata una sorta di oasi protetta per gli insetti, in particolare le api. Nel periodo della fioritura delle piante spontanee questa zona dell’orto didattico attira gli insetti impollinatori, fornendo agli alunni anche l’occasione per osservarli da vicino.

L’orto didattico consente agli studenti di comprendere più facilmente argomenti come la biodiversità, la sostenibilità, la fertilità del suolo e tanti altri temi alla base dell’ecologia ambientale e a entrare in diretto contatto con la natura.